Il peggioramento attuale, ormai alle ultime battute, ha come previsto segnato una definitiva svolta stagionale. Ci siamo lasciati alle spalle giornate ancora pienamente estive, con temperature massime in pianura sui 30 °C o poco sotto e minime a fatica sotto i 20 °C, per passare ad una giornata odierna con massime ben sotto i 20 °C e minime inferiori ai 15 °C: merito di un affondo di aria fresca nord-atlantica che è riuscita ad inserirsi con decisione sul centro-nord d’Italia, rimuovendo completamente lo strato d’aria ben più caldo ed umido stagnante in pianura.
La giornata di ieri ha visto il ritorno del sole, ma accompagnato da valori termici nettamente più contenuti rispetto ai giorni precedenti, con massime non superiori ai 25 °C e minime anche inferiori ai 10 °C in pianura. E’ stato però soltanto un effimero intermezzo stabile e soleggiato, perché nel corso di domenica dal nord Europa è giunto un nuovo affondo di aria fresca, la cui traiettoria però non ha favorito precipitazioni degne di nota nel pinerolese se non un po’ di instabilità in mattinata con rovesci e temporali sparsi; oltretutto nelle prossime ore si dovrebbero attivare correnti di Foehn in valle e forse anche in pianura, con un contemporaneo netto rasserenamento del cielo che sarà il preludio ad un lunedì nuovamente soleggiato, con valori termici in pianura frizzanti la mattina e la sera e gradevoli di pomeriggio (poco oltre i 20 °C).
Anche stavolta però si tratterà di un breve intervallo tra l’affondo freddo di oggi ed un ennesimo (il 3° in meno di una settimana) previsto tra martedì e mercoledì, ad opera di correnti nord-atlantiche la cui traiettoria pare ora essere favorevole ad un forte peggioramento sulle nostre zone, complice anche la probabile formazione di un vortice depressionario tra le isole Baleari e la Sardegna che potrebbe richiamare umide correnti sud-orientali verso il Piemonte. Ci sono ancora discordanze tra i modelli sulla precisa dinamica del peggioramento, ma in ogni caso le temperature resteranno su valori contenuti per la prima decade di settembre, con la possibilità inoltre di assistere ad una prima imbiancata sui monti già oltre i 2000 metri.
La cartina sottostante mostra la situazione barica a livello europeo prevista per la giornata di martedì:

Si nota l’ampia area depressionaria su gran parte dell’Europa centro-settentrionale e su parte del Mediterraneo, con un doppio minimo di pressione: quello più ad est responsabile del peggioramento di domenica, l’altro sulla Francia in procinto di entrare nel Mediterraneo centro-occidentale e provocare il peggioramento di martedì/mercoledì. Alle medie e basse latitudini atlantiche si trova l’anticiclone delle Azzorre, al momento non in grado di assicurare la stabilità del tempo nelle nostre zone.
Terminata la 3° irruzione fredda da inizio mese, terminerà anche questa sorta di “burrasca di fine estate”, con un probabile miglioramento duraturo del tempo a partire da giovedì ed almeno fino alla giornata di domenica. Infatti l’anticiclone delle Azzorre tenderà ad estendersi verso l’Europa centro-occidentale, riportando stabilità e temperature su valori nuovamente miti (massime in pianura sui 25 °C o poco oltre, minime poco sotto i 15 °C): sarà probabilmente la cosiddetta “piccola estate settembrina”, fatta di giornate soleggiate e non particolarmente calde e soprattutto con l’instabilità pomeridiana-serale sui monti ridotta ai minimi termini se non a zero.
Il grafico sottostante, mostrante le possibili evoluzioni del tempo nei prossimi 7-10 giorni, riassume ciò che è stato detto fin qua:
