Dopo un inverno praticamente inesistente nelle nostre zone, senza ondate di freddo degne di nota, il tepore primaverile che si sta respirando e che si potrà assaporare nei prossimi 2-3 giorni pare farci intendere che la strada verso il semestre caldo sia ormai segnata e senza ostacoli…

Invece il tempo ha in serbo per noi (e per l’Italia in generale) una grossa sorpresa a partire da domenica e soprattutto all’inizio della prossima settimana. Infatti, proprio in coincidenza con l’inizio della primavera astronomica, un vasta massa d’aria molto fredda per il periodo (anzi, addirittura gelida!) si sposterà dall’artico prima sulla Scandinavia e poi fino all’Europa orientale ed alla vicina Russia, riportando ivi un clima da pieno inverno. La contemporanea formazione, con successivo rinforzo, di un’area di alta pressione tra il Mare del Nord e la Scandinavia invoglierà almeno parte di questa massa d’aria a muoversi di moto retrogrado (ossia da est verso ovest) verso i Balcani, l’Europa centrale e l’Italia, col freddo invernale a due passi da noi entro la fine della giornata di domenica. La cartina sottostante mostra la situazione barica a livello europeo prevista per la notte su domenica:

Si nota la “lingua gelida” tra l’Europa orientale e la vicina Russia pronta ad estendersi verso ovest seguendo il bordo meridionale dell’anticiclone centrato sulla Scandinavia, con le correnti fredde orientali molto vicine al confine italiano. Il Mediterraneo è interessato da una blanda area depressionaria, mentre l’anticiclone delle Azzorre resta ritirato in pieno oceano Atlantico. Le correnti perturbate atlantiche vengono forzate a scorrere fin verso il circolo polare artico.

Se la massa d’aria gelida è prevista espandersi con tutta probabilità sull’Europa orientale ed i Balcani, ci sono tutt’ora incertezze sul grado di interessamento dell’Italia (e quindi anche del pinerolese). I modelli ancora adesso si dividono tra un netto ingresso del freddo intenso sulla penisola tra lunedì e martedì, con temperature in picchiata e possibili precipitazioni nevose anche in pianura, e un arresto della parte piu’ fredda della massa d’aria sui Balcani, con tempo sempre instabile ma temperature piu’ clementi.

In ogni caso, prepariamoci ad un calo termico consistente all’inizio della prossima settimana, che se non riuscirà a riportarci in pieno inverno almeno sarà in grado di farci dimenticare la mitezza primaverile per qualche giorno. L’arrivo di un fronte freddo da NE tra domenica e lunedì, preludio all’ingresso dell’aria fredda sull’Italia, dovrebbe causare un certo peggioramento del tempo, con rovesci e forse anche qualche temporale con direttrice E/NE-W-SW e quota neve in progressivo calo (ma probabilmente non ancora in pianura). Successivamente la persistenza delle correnti fredde orientali favorirà la formazione di nubi e precipitazioni sul pinerolese per “effetto Stau orografico” (ossia lo sbarramento operato dai nostri monti nei confronti delle correnti da est), con quota neve bassa in dipendenza da quanto freddo riuscirà ad entrare in Valpadana).

Situazione tuttavia in continua evoluzione, data l’ancora attuale incertezza sulla precisa traiettoria che seguirà la massa d’aria gelida, determinante sia in termini di freddo che di precipitazioni. In seguito, a partire da giovedì/venerdì il clima potrebbe gradualmente addolcirsi (ma non troppo) per l’inserimento delle correnti perturbate atlantiche da ovest, con altre occasioni piovose e nevose a quote abbastanza basse. Il grafico sottostante, mostrante le possibili evoluzioni del tempo nei prossimi 7-10 giorni, riassume ciò che è stato detto fin qua: